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In questo libro gli autori raccontano di bottiglie sconosciute ai più con particolare attenzione alla leggerezza: si tratta di vini spesso freschi e di pronta beva, talvolta più complessi ma sempre particolarmente agili e spontanei, che stimolano il sorso successivo. E ce lo raccontano con lo stesso stile impareggiabile ricco di riferimenti colti e di humour, con un mélange di informazioni, sensazioni, idee, tutto cucito insieme dall'ironia (e autoironia) che li contraddistingue. Il viaggio è affascinante e prezioso, perché attraverso i vini si scoprono vignaioli e territori che costituiscono la spina dorsale della produzione vitivinicola italiana, ricca di gemme ancora poco note. Il risultato è un libro da leggere con lo stesso piacere con cui si sorseggia un buon bicchiere, da consultare e sfogliare per avere i consigli di tre fra i migliori scrittori di vino in circolazione ma anche per il divertimento e la gioia di leggere i loro testi, che non sono semplici recensioni. Da Nord a Sud, suddivisi in bianchi, bollicine e rossi, scorrono uno dopo l'altro vini "leggeri, succosi, coinvolgenti (...), veri e propri vini da strabere, insomma", sempre all'insegna della leggerezza.